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null Montecchio, il sindaco Gori fra gli 11 primi cittadini in corsa per il più virtuoso d’Italia

Montecchio, il sindaco Gori fra gli 11 primi cittadini in corsa per il più virtuoso d’Italia


03 ottobre 2022
Il sindaco Gori

MONTECCHIO – 3 ottobre – Il sindaco di Montecchio, Federico Gori, è l’unico finalista per l’Umbria del concorso “Il sindaco più virtuoso d’Italia”. L’associazione dei Comuni virtuosi ricorda che per votare c’è tempo fino al 31 ottobre nell’ambito di un contest su scala nazionale con 11 concorrenti di tutta Italia e rappresentativi di modelli virtuosi di amministrazione. La votazione si svolge on line al link https://comunivirtuosi.org/gioco-sindaco/. Ogni persona (residente e non) può esprimere un solo voto, iscrivendosi nell’apposita sezione sul sito e indicando il sindaco preferito. Entro novembre uscirà la graduatoria ufficiale e a dicembre si svolgerà la cerimonia di premiazione.

Questo il messaggio inviato da Gori all’associazione organizzatrice: “Mi chiamo Federico Gori e sono orgogliosamente Sindaco di Montecchio (TR) dal 2014. Credo fortemente nei rapporti umani e nel grande potenziale delle piccole comunità, proprio per questo negli anni mi sono fatto conoscere per la grande disponibilità e il continuo confronto con i miei Paesani. Ho la testa tra le nuvole per scorgere meglio le opportunità, ma i piedi ben saldi nelle radici che mi hanno spinto a mettermi al servizio del mio Comune.

Chiamo i miei cittadini per soprannome, cosa molto diffusa in questo angolo di Umbria e ascolto da sempre con grande rispetto ed attenzione i racconti degli anziani, fonte di riflessione e spesso stimolo all'azione. Tra i progetti che abbiamo realizzato in questi anni di cui vado particolarmente fiero ci sono: uno straordinario percorso verde che si snoda all'interno della Necropoli del Vallone San Lorenzo, a Montecchio.

L'istituzione di un apiario didattico, simbolo indiscusso della tutela ambientale e della biodiversità. L'album di figurine dei paesani, progetto straordinario che ha permesso a tutta la Comunità di riscoprirsi, facendo riemergere un grande spirito di appartenenza. Un progetto analogico necessario, in quest'epoca protesa in maniera spropositata verso il digitale”.         (ptn 362/22   12.43)

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