(PTN) Pendolari, Ferranti replica ai Cinquestelle: sono forse divenuti peruginocentrici anche loro visto che il pendolarismo non sfiora Perugia?
(PTN) Pendolari, Ferranti replica ai Cinquestelle: sono forse divenuti peruginocentrici anche loro visto che il pendolarismo non sfiora Perugia?
(PTN) Pendolari, Ferranti replica ai Cinquestelle: sono forse divenuti peruginocentrici anche loro visto che il pendolarismo non sfiora Perugia?

TERNI - "Io sono dell'idea che più Terni e l'Umbria del sud sono collegate con la capitale e più i collegamenti sono veloci , più ne derivano opportunità di crescita economica e di incremento demografico". Lo dice il vice Presidente Francesco Maria Ferranti che replica ai Cinquestelle. "Inoltre - aggiunge - c’è la questione di rispetto etico per chi lavora e paga le tasse.
I circa 6.000 pendolari ternani e umbri lavorano a Roma ma pagano le tasse in Umbria. Rammento ai Cinquestelle - prosegue Ferranti - che sono complici in Regione di aver approvato una manovra fiscale che alza le tasse in modo particolare al ceto medio, il ceto della maggioranza dei pendolari per puntualizzare. La propaganda la fanno loro cercando giustificazioni per i biodigestori che spuntano come funghi nei comuni della provincia e per non voler prendere l'impegno di trattare con Trenitalia anche mettendo a disposizione maggiori risorse finanziarie pur di salvare i collegamenti dei treni regionali verso Roma su linea veloce". Altra stoccata di Ferranti è sul ruolo dei pentastellati. "Forse sono divenuti anche essi peruginocentrici visto che il fenomeno del pendolarismo non sfiora Perugia e su Perugia la Regione a governo Pd -Cinquestelle mise i soldi per farci fermare il freccia rossa, direzione Milano.
Mi aspetterei - insiste il vice Presidente che a livello provinciale fosserro al fianco della Provincia nel sostenere che vanno tutelati i pendolari e va tutelato il territorio che vuole puntare sul turismo per crescere dall'avanzamento dei biodigestori e degli impianti di essiccamento fanghi, che non devono stare in un territorio come il ternano dove da 150 anni impattano industrie siderurgiche e chimiche".