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null (PTN) Idrico, il vice Presidente Ferranti chiede alla Regione un intervento sulla centrale di teleconduzione Enel

(PTN) Idrico, il vice Presidente Ferranti chiede alla Regione un intervento sulla centrale di teleconduzione Enel


04 giugno 2025
ferranti

TERNI – 3 giugno – Il vice Presidente Francesco Maria Ferranti è intervenuto sulla questione dei canoni idrici chiedendo alla Regione “un intervento immediato”. “Non è tollerabile che la regione Umbria, probabilmente più interessata alle vicende congressuali del Pd -afferma Ferranti - non si pronunci su questo tema , così come abbia ormai archiviato ogni iniziativa sul nuovo ospedale. Difatti La chiusura del posto di teleconduzione Enel di Villavalle non è solo una questione industriale.

A mio parere in qualità di vicepresidente della Provincia di Terni e capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, è l’ennesimo segnale di un progressivo impoverimento del territorio e la Regione Umbria non può restare a guardare e rispondere col solito fumo negli occhi degli atti politici presentati in consiglio regionale .

Nei giorni scorsi anche i sindacati del settore hanno denunciato un senso di abbandono da parte delle istituzioni. In Provincia abbiamo assunto una posizione unitaria con l’ assemblea dei sindaci , ma ritengo che se necessario. La Regione dovrà intervenire utilizzando ogni strumento a disposizione, a partire dalla legge sui canoni idroelettrici, per chiedere conto ad Enel di decisioni che penalizzano l’Umbria e la sua rete di controllo strategico delle acque. La chiusura del presidio di Villavalle, prevista per il primo ottobre 2025, è una scelta miope, che espone il territorio a rischi idraulici e lascia dietro di sé un vuoto industriale e occupazionale difficile da colmare.

La teleconduzione è strategica per la sicurezza idraulica e una infrastruttura senza questa attività perderà di valore ed efficienza , dovendo affidare il tele controllo idrico a siti di altre regioni. Le rassicurazioni arrivate nei mesi scorsi dalla Regione non hanno prodotto risultati. Abbiamo assistito a parole di contrarietà da parte degli assessori, al solito fumo negli occhi degli ordini del giorno e delle prese di posizione politiche. Si metta mano alla legge sui canoni, si renda diseconomica la scelta scellerata di Enel. Le condizioni ci sono tutte: se tu hai un atteggiamento predatorio sul territorio, pensi solo agli utili, porti via valore e competenze, devi lasciare un forte indennizzo economico”.

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