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null (PTN) Agrivoltaico, il Presidente Bandecchi chiede la sospensione dell'autorizzazione per Montecastrilli

(PTN) Agrivoltaico, il Presidente Bandecchi chiede la sospensione dell'autorizzazione per Montecastrilli


04 giugno 2025
bandecchi

Il Presidente Stfano Bandecchi ha scritto una formale lettera rivolta alla presidente della Regione, Stefania Proietti , all'assessore regionale all'ambiente, Thomas De Luca , all'assessora regionale al Turismo, Simona Meloni , a tutti i sindaci dell'Umbria e, infine, al ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida . La richiesta è una ed è chiara: bloccare immediatamente l'iter per la realizzazione dell'impianto e aprire un Tavolo che coinvolga la Regione Umbria, la Provincia ei Comuni interessati.

“Quello autorizzato dalla Regione Umbria – scrive il Presidente - è un impianto agrivoltaico da 11,5 megawatt, esteso quanto oltre 30 campi da calcio che sorgerà tra  Montecastrilli, San Gemini e Narni . Il progetto, proposto dalla società AG6 Srl di Rovigo e approvato attraverso una conferenza dei servizi, è stato autorizzato con procedura semplificata, ovvero saltando quei passaggi tradizionali di confronto con gli enti locali. Come ho già avuto modo di rilevare attraverso gli organi di stampa, risulta illogico e dannoso procedere con autorizzazioni del tipo di quelle in discorso rispetto ad una realtà, come quella umbra, che si caratterizza proprio per la bellezza del paesaggio.  Il territorio umbro, scrigno di impareggiabili bellezze naturalistiche, risentirebbe inevitabilmente della massiccia presenza degli specchi solari. È inaccettabile che in uno dei paesaggi più belli d'Italia, peraltro privo di sbocchi sul mare, dove la natura è di per sé fonte attrattiva di turismo nazionale e internazionale, la Regione ha concesso la realizzazione di tale impianto.  Puntare ad altre strategie energetiche, sostiene Bandecchi. “Sal nucleare di nuova generazione all'eolico moderno, ma di certo l'impatto sul paesaggio di un impianto del tipo di quello autorizzato sarebbe una ferita ambientale di grande rilevanza ".

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