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null Provincia, dal Consiglio, nota della consigliera vice presidente Santini (FdI) di replica a Nuova Provincia Terni e di precisazione su Villalago

Provincia, dal Consiglio, nota della consigliera vice presidente Santini (FdI) di replica a Nuova Provincia Terni e di precisazione su Villalago


24 ottobre 2022
la sala del Consiglio provinciale

“Leggendo con estrema ratio e calma quanto uscito sulla stampa nei giorni scorsi riguardo ormai la famigerata seduta di Consiglio provinciale sul bilancio e la così definita “telenovela su Villalago”, potrei sorridere per la pochezza dei vari contenuti, ma di sorridere purtroppo di questi tempi duri e controversi viene ben poco. E siccome ho trovato quasi offensivo in alcuni tratti il livello delle questioni sollevate, in quanto consigliera provinciale orgogliosamente rappresentante il partito politico di Fratelli d’Italia, mi sento di fare alcune precisazioni, cercando e sperando di alzare il livello del dibattito.

In quanto consigliere provinciale ricordo a tutti, e sottolineo tutti, che ho avuto l’onore e la fortuna di essere stata consigliere anche durante la scorsa amministrazione in cui, insieme a qualche collega ora di maggioranza, sedevo nei banchi dell’allora opposizione. E sottolineo sedevo perché per la maggior parte delle sedute la sottoscritta era pressocchè l’unica dell’opposizione ad essere presente e a rappresentare il nostro gruppetto di “amici al bar”. Questo ha permesso più volte alla minoranza di mantenere la sua dignità di gruppo consiliare e di garantire il numero legale: corsi e ricorsi della storia cari colleghi dell’attuale opposizione, non siete quindi gli unici né i primi ad averlo fatto dai banchi dell’opposizione, oltretutto in tempi in cui l’amministrazione aveva solo enormi grattacapi e meno di zero risorse per poterli investire.

Ma la sottoscritta era lì, presente sempre e anche collaborativa nonostante si facesse parte dell’opposizione, perché la vera opposizione la si fa non solo attaccando e sparando a zero come piace troppo spesso fare, ma anche capendo le criticità e a volte agendo di conseguenza con buon senso e consapevolezza. Per inciso, se adesso, e anche allora ovviamente, ci si può pregiare di poter presiedere una delle uniche due commissioni provinciali esistenti, è solo grazie all’azione della sottoscritta che al tempo ne ha voluto fortemente la “riesumazione” dalle ceneri dell’ente che finalmente ora serve a far parlare a voce alta più persone da ogni parte dell’emiciclo.

Vogliamo poi parlare di quella che in un articolo impreciso e sommario di una testata nazionale è stata definita la “telenovela su Villalago”? Ci si arroga di pubbliche dichiarazioni riempiendosi la bocca su una situazione dove la sottoscritta ha dato l’anima ottenendo dei piccoli passi avanti fatti nonostante tutto dopo anni di letargia dell’amministrazione precedente che, è vero, non ha mai avuto il coraggio di fare ciò che l’attuale amministrazione ha dovuto fare volente o nolente, ma ricordo ancora che è stata la sottoscritta ad ottenere dall’allora Presidente, dalla posizione di consigliere di minoranza, la concretizzazione di più incontri e tavoli con i tecnici della Provincia coinvolti e l’amministratore della Delta Service s.r.l. – sottolineo che l’articolo della famosa testata nazionale nemmeno il nome di questa azienda è riuscito a riportare esattamente italianizzandolo in Delta Servizi -, con conseguente relativa sistemazione e riapertura in più periodi dell’anno della parte di verde che per status è di diritto usufruibile dal pubblico.

E la mia battaglia per Villalago che mi ha fatto guadagnare l’epiteto ironico di “signora Villalago” a cui tengo moltissimo, si è rimessa subito in marcia appena insediati, chiaramente in altra sede e con altre prerogative, attenzionando con immediatezza alla Presidente Pernazza insieme agli uffici competenti la gravissima posizione della situazione con enormi inadempienze non solo del gestore ma purtroppo anche dell’ente Provincia, con i risultati che ha descritto la Presidente stessa durante la famigerata seduta a cui la sottoscritta non era presente purtroppo per sopraggiunti problemi personalissimi che ovviamente non condivido.

Concludo con un chiarimento doveroso sull’ennesima imprecisione riportata dal più volte citato articolo di testata nazionale, oltretutto nel corpo del titolo quindi il danno è ancora più grave dato che la media dei lettori si ferma purtroppo ad esso: è stata inviata una diffida di inadempienza contrattuale che ancora non è uno sfratto, il destinatario ha tempo 30 giorni per controdedurre, poi eventualmente inizia la procedura di risoluzione, quindi un processo ancora in itinere”.   (ptn 398/22   10.04)

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