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null (provincia di terni notizie) Consiglio, mozione del gruppo “Nuova Provincia” sul dimensionamento scolastico

(provincia di terni notizie) Consiglio, mozione del gruppo “Nuova Provincia” sul dimensionamento scolastico


28 agosto 2023
palazzo bazzani

Di seguito la mozione:

Premesso che:

- il Consiglio Provinciale ha approvato il documento con le “Linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa in Umbria per gli anni scolastici 2022/23, 2023/24, 2024/25”;

- che in tale documento sono state accolte le richieste delle Istituti Scolastici e dei Comuni, anche in merito alle deroghe per il dimensionamento scolastico dei territori più periferici con difficoltà nelle iscrizioni;

- le Province esercitano il ruolo di programmazione in ambito provinciale, con riferimento all'intero sistema dell'istruzione, dalla scuola dell'infanzia agli Istituti secondari di primo grado, promuovendo momenti di confronto con i Comuni, le istituzioni scolastiche di competenza territoriale, 1'Ufficio scolastico regionale e le parti sociali;

- le Province provvedono alla formulazione della proposta di dimensionamento, istituzione, trasferimento e soppressione di scuole, nuovi corsi, indirizzi e sezioni di qualifica del secondo ciclo nell'ambito delle istituzioni scolastiche autonome, redatta tenuto conto dei criteri regionali e la trasmettono alla Regione e all'USR per l'Umbria.

 

Considerato che:

-la legge di Bilancio (legge 29 dicembre 2022 n. 197) ha introdotto una nuova disciplina relativa alla determinazione dei criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni ha comportato, di fatto, la riduzione, non solo delle sedi, che verranno inevitabilmente accorpate, ma anche del contingente dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi;

- tale personale sarà quasi dimezzato rispetto a oggi: si passerà, infatti, dai 6.490 del 2024-2025 ai 3.144 del 2031-2032; si tratta di oltre 3mila dirigenti scolastici in meno, il che andrà a impattare negativamente soprattutto sui territori già in difficoltà come le aree interne e le zone marginali del paese;

- nei prossimi 10 anni la popolazione scolastica diminuirà di circa 1 milione di studenti, con una media di 90.000 studenti circa in meno ogni anno: tale diminuzione della popolazione scolastica, non solo comporterà l’accorpamento degli Istituti scolastici più piccoli e periferici con la conseguente perdita della dirigenza, ma avrà una pesante ricaduta sulla componente del corpo docenti e del personale ATA che vedrà una riduzione di circa 130.000 unità nei prossimi 10 anni; secondo prime stime, a causa di tali norme, al termine del prossimo triennio, le attuali 8.000 istituzioni scolastiche dovrebbero diventare 7.300, per una perdita di circa 700 unità di direzione amministrativa;

- scuole di ogni ordine e grado potrebbero essere soppresse o accorpate su tutto il territorio nazionale causando ulteriori disuguaglianze educative;

-queste norme, solo nella nostra regione, porteranno progressivamente alla riduzione di 9 Istituti Scolastici;

- il 24 maggio la Conferenza Unificata, convocata dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha discusso dell’Accordo sullo schema di decreto del Ministro dell’Istruzione e del merito sui criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni per il triennio 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027’; sullo schema di decreto sopramenzionato si è registrato il voto contrario di ben 6 regioni: Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna, Abruzzo e Toscana; a seguito del mancato raggiungimento dell’accordo sono in corso ulteriori valutazioni.

Tenuto conto che:

-è necessario salvaguardare le aree interne e quelle svantaggiate per non accentuare disuguaglianze educative in particolari zone anche della nostra provincia;

-le Istituzioni Scolastiche rappresentano un presidio necessario e fondamentale per le comunità;

-tagli e accorpamenti di Istituti influenzeranno sul percorso didattico e pedagogico in un periodo particolarmente delicato come quello post pandemia;

tutto ciò premesso e considerato 

impegna la presidente della provincia

 

-a porre in atto ogni azione indispensabile al fine di salvaguardare il diritto allo studio per tutti gli alunni e le alunne del nostro territorio anche in previsione dei tagli stabiliti nella Legge di Bilancio;

 

-ad avviare al più presto una interlocuzione con la Regione Umbria e con tutti i soggetti interessati in merito al futuro dimensionamento previsto per l’anno scolastico 2024/25, chiarendo i criteri che verranno adottati e le eventuali conseguenze sul territorio provinciale;

-a tener conto delle peculiarità geografiche e demografiche dei territori interni e più fragili e delle ripercussioni che tali norme possono rischiare di produrre sul sistema dell’ istruzione nella nostra provincia.    (ptn 572/23   12.00)

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